Egitto

Dalle piramidi e dal fascino degli antichi egizi alle magiche immersioni nel Mar Rosso

L'Egitto e le sue meraviglie

A proposito

È la “terra del sole” per antonomasia, un Paese dalla storia che si perde nell’alba dei tempi e che ha affascinato i viaggiatori di ogni epoca. Bagnato a est dal Mar Rosso e a nord dal Mediterraneo, l’Egitto è stato la culla della civiltà egizia, una delle più antiche, complesse e affascinanti del mondo. Segno tangibile di questa grandezza sono le piramidi, la sfinge, le rovine dell’epoca faraonica di città come Il Cairo e Luxor e gli innumerevoli reperti e racconti che sono arrivati fino ai giorni nostri. Fulcro dello sviluppo del Paese è stato il Nilo, fiume che nell’antichità dava il nome al Paese: “terra nera”, alludendo al limo, terreno fertile depositato dalle acque del fiume. E proprio il Nilo è uno dei modi migliori per visitare l’Egitto, percorrendo il suo corso, uno dei più lunghi al mondo, su una delle molte navi da crociera. Sfilano così davanti agli occhi dei turisti la Valle dei Re, il tempio di Luxor, la Grande Diga di Assuan e il Tempio di Edfu, dedicato ad Horus. Una tappa a Il Cairo è d’obbligo non foss’altro per una visita al Museo Egizio e al complesso monumentale di Giza con la Piramide di Cheope e l’enigmatica Sfinge. Ma l’Egitto non offre ai suoi visitatori solo città brulicanti di gente e siti storici e archeologici ma anche l’avventura dei tour nel deserto del Sahara, il misticismo della Penisola del Sinai, dalla quale il Paese si affaccia sull’Asia, e le assolate spiagge delle rinomate località balneari del Mar Rosso, come Nuwebia e Sharm el Sheikh.

Nuove scoperte, città d'oro perduta in Luxor 2021

Il Cairo, 9 aprile 2021 – Una “città d’oro perduta” di più di 3mila anni fa. Lo straordinario ritrovamento in Egitto, con eco da film di Indiana Jones, viene annunciata sulla pagina Facebook del ministero delle Antichità egiziano. Che lo considera come la più importante scoperta archeologica nel Paese dopo quella della tomba di Tutankhamon. Si tratterebbe del più grande insediamento urbano mai rinvenuto in Egitto. A guidare la missione l’archeologo-star egiziano Zahi Hawass sulla sponda ovest del Nilo nella zona di Luxor, nel sud del Paese. La città d’oro sarebbe stata ereditata dal faraone Akhenaton da suo padre, Amenhotep III. E potrebbe aiutare a risolvere il mistero di Tebe (la moderna Luxor) che fu abbandonata proprio da Akhenaton come capitale del suo regno 3.400 anni fa, quando il faraone decise di cambiare nome da Amenothep IV e di lasciare il tradizionale politeismo egizio per una nuova religione di stampo enoteistico (pseudo monoteistico). Si sa che da lì Akhenaton visse e governò nella città di Akhetaton, insieme alla moglie, la sposa reale Nefertiti. Dal matrimonio naque il figlio Tutankhamon (anche se in realtà la vera madre non sarebbe Nefertiti, ma una donna sconosciuta che gli storici chiamano ‘The Younger Lady’) e il resto è storia più o meno nota. Ma perché Akhenaton se ne andò da Tebe? Fu quella una tappa fondamentale per dare il via alla rivoluzione culturale che cambiò il volto dell’Antico Egitto. La città perduta di Luxor, secondo gli esperti, potrebbe nascondere la chiave per svelare il mistero.
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